Progettazione educativo-didattica

La progettazione annuale ha come riferimento le Indicazioni Nazionali vigenti (“Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” del 2012).
In esse sono esplicitate le FINALITA’ che la scuola dell’infanzia e’ chiamata a promuovere: lo sviluppo dell’ identita’, dell’autonomia, della competenza e l’avvio alla cittadinanza.
Le proposte educative e didattiche attraversano in modo trasversale tutti i CAMPI DI ESPERIENZA nei quali si sviluppa l’apprendimento dei bambini, programmate per condurre ciascun bambino al raggiungimento dei TRAGUARDI esplicitati nelle stesse Indicazioni Nazionali.
Durante il primo periodo dell’anno scolastico il Collegio dei Docenti, formato da tutte le insegnanti e presieduto dalla coordinatrice, dopo aver rilevato la situazione iniziale, elabora la progettazione educativo-didattica annuale.
Nella stesura del progetto e’ compito del collegio docenti delineare percorsi formativi adeguati e coerenti con gli obiettivi e le finalita’ indicati nei programmi ministeriali, prevedendo la realizzazione di esperienze significative, attivita’, modalita’ e strategie di intervento che tengano conto delle diverse situazioni delle singole sezioni e attente a ciascun bambino.
Il progetto ha una forma tale da poter essere modificato in relazione al mutare stesso della situazione generale; l’osservazione e la verifica, elementi fondamentali che orientano ogni cambiamento, quindi, sono presenti in tutte le fasi del nostro lavoro.

La METODOLOGIA seguita per l’ attuazione della progettazione si fonda su alcuni presupposti fondamentali:

  • LA VITA DI RELAZIONE : La vita di relazione, nel piccolo o nel grande gruppo, in sezione o durante l’attivita’ di intersezione, con o senza l’intervento dell’insegnante, favorisce gli scambi e rende possibile l’instaurarsi di un clima sociale positivo.
  • Il GIOCO : la valorizzazione del gioco e’ fondamento essenziale di tutta l’azione educativa perche’ costituisce una “risorsa privilegiata di apprendimenti e relazioni”. Il gioco e’ la vita stessa dei bambini, e’ il loro modo di essere e fare esperienza, che soddisfa molte esigenze: fare, esplorare, conoscere, liberarsi dalle energie superflue, misurarsi con se stessi e con le cose, comunicare, esprimersi, socializzare.
  • L’ESPLORAZIONE E LA RICERCA: permettono di scoprire i diversi aspetti della realta’. Sfruttano l’originaria curiosita’ dei bambini per attivare il pensiero scientifico: osservare cose e situazioni, distinguere, interpretare, analizzare, porsi domande, formulare ipotesi.

Nell’intento di valorizzare la persona come un’unità psico-fisica in un’interazione di mente-corpo-psiche-ambiente, vengono proposte esperienze di vissuto corporeo nelle quali ciascun bambino possa sentirsi coinvolto in prima persona e nella sua globalità, cioè in tutte le sue dimensioni (corporea cognitiva emotiva relazionale) in modo unitario; offrendo al bambino la possibilità di fare questo tipo di esperienze ci si prefigge lo scopo di fargli prendere coscienza di sé e della realtà che lo circonda in modo attivo, sempre tenendo presenti le finalità e i traguardi per lo sviluppo delle competenze contenuti nelle Indicazioni per il curricolo per le Scuole dell’Infanzia, che raccolgono in modo sistematico gli obiettivi riferiti alle dimensioni della persona del bambino. Si pone particolare attenzione alla valorizzazione della persona come unità psico-fisica in un’interazione di mente – corpo – psiche – ambiente. Sono parte integrante delle proposte educative e didattiche tutti i momenti della giornata scolastica, ciascuno con la sua valenza formativa: la giornata comprende un’equilibrata alternanza di attività strutturate e libere ed è ritmata dai momenti dei pasti, dell’uso del bagno, del sonno.
Particolare attenzione viene riservata alla relazione, realizzata in diverse modalità, sia tra i bambini sia tra i bambini e gli adulti.
Durante la giornata i bambini vengono suddivisi in piccoli gruppi, anche avvalendosi di collaboratori in grado di proporre attività specifiche, per favorire la qualità della relazione educativa, mirare le proposte educativo-didattiche all’età e alle caratteristiche dei bambini, e diversificare le esperienze.
Nella cura della relazione, particolare attenzione sarà riservata alla dimensione del TEMPO; il collegio dei docenti si impegnerà a ricercare costantemente l’equilibrio all’interno della giornata scolastica, tra le attività non strutturate, la routine, la vita di sezione, gli apprendimenti più specifici favoriti nei laboratori per fasce d’età, nella consapevolezza che ogni momento – e non solo quelli maggiormente strutturati – se pensato con finalità educative, può consentire che accada ciò che favorisce la crescita. I bambini devono poter stare dentro alle esperienze, viverle pienamente affinchè lascino un segno, e avere il tempo per rielaborarle.
Sarà importante offrire stimoli, suscitare domande, interrogativi, creare contesti, per poi lasciare spazi di creazione e di rielaborazione personale e collettiva, accompagnando e sostenendo i bambini nelle loro scoperte e conquiste.
Le insegnanti operano SCELTE METODOLOGICHE che indirizzano le proposte educative e didattiche: predispongono di un ACCOGLIENTE E MOTIVANTE AMBIENTE di vita, di relazioni e di apprendimenti, stimolano ESPERIENZE DIRETTE di contatto con la natura, le cose, i materiali, usano materiali e strumenti che favoriscano la costruzione di competenze, all’insegna della CREATIVITÀ e della LIBERTÀ ESPRESSIVA.

In ogni attività, sia libera che strutturata, l’insegnante ha sempre l’indispensabile ruolo di REGIA, sempre avvalorando le iniziative dei bambini. Le insegnanti esercitano un controllo ma stimolano l’autonomia, dei singoli bambini ma anche fra loro. Quando un bambino incontra una difficoltà cercano di non dare soluzioni, così da aiutarlo a risolvere i problemi in modo autonomo.

I bambini, a maggior ragione quelli in situazione di handicap, devono potersi integrare nell’esperienza educativa della Scuola dell’Infanzia, così da riconoscersi ed essere riconosciuti come membri attivi della comunità scolastica e della società in cui vivono.
La presenza nella Scuola di bambini in situazione di disabilità o di disagio costituisce una significativa occasione di maturazione per tutti, che insegna a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e stimola a ricercare soluzioni relazionali, comunicative, didattiche, organizzative che ampliano gli orizzonti.
Verranno proposte delle esperienze di vissuto corporeo nelle quali ciascun bambino possa sentirsi coinvolto in prima persona e nella sua globalità, cioè in tutte le sue dimensioni (corporea cognitiva emotiva relazionale) in modo unitario; questa è la modalità con cui il bambino interagisce con il mondo che li circonda; con questa modalità ci si prefigge lo scopo di far prendere al bambino coscienza di sé e della realtà che lo circonda in modo attivo.
Particolare attenzione verrà posta alla promozione di legami cooperativi, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. Sarà favorito il lavoro di gruppo, all’interno del quale poter partecipare ad attività che presuppongono momenti e fasi in comune con altri con cui realizzare un obiettivo comune.
Questo aspetto è particolarmente significativo se pensiamo che tra le finalità che la scuola dell’infanzia si pone, accanto alla promozione dello sviluppo dell’identità, dell’autonomia, delle competenze, è presente anche lo sviluppo del senso della cittadinanza, inteso come scoperta degli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero. L’attenzione al punto di vista altrui, il primo riconoscimento dei diritti e doveri; significa porre le fondamenta di un ambito democratico, eticamente orientato.
la VERIFICA delle proposte educative e didattiche programmate e realizzate si svolge attraverso il confronto e la discussione negli incontri collegiali.
La VALUTAZIONE dei percorsi individuali di ciascun bambino si costruisce tenendo conto delle osservazioni dei comportamenti dei bambini nei diversi momenti della giornata, delle conversazioni libere e guidate, delle caratteristiche degli elaborati individuali.
L’itinerario compiuto diventerà visibile e condivisibile attraverso la DOCUMENTAZIONE, al fine di rendere partecipi le famiglie e di raccogliere il percorso formativo per orientare la futura attività.

Percorsi differenziati per i bambini di tre, quattro e cinque anni

I bambini di tre, quattro e cinque anni presentano bisogni, caratteristiche e competenze diverse; per questo saranno individuati percorsi differenziati per le tre fasce d’età che tengano conto di queste esigenze. La presenza di una insegnante e di una assistente in ogni classe assicura una differenziazione delle attività suddivise in fasce di età.
Per rispondere al bisogno dei bambini di tre anni di conoscersi, riconoscersi e di vivere esperienze nuove, verranno loro proposte soprattutto esperienze manipolative, che permettano al bambino di misurarsi con i materiali, provare sensazioni diverse, scoprire giochi possibili, e esperienze di vissuto corporeo, che permettano di sentire la realtà fisicamente, di riconoscersi come unità corporea, di percepirsi in uno spazio; queste esperienze sono finalizzate a sperimentare sensazioni ed emozioni, in modo da favorire la consapevolezza di sé e delle cose. Per questo ai bambini di questa età non è sempre richiesta una “produzione” o un’elaborazione grafica di quanto vissuto, in quanto, lo scopo è la sperimentazione in sé che genera conoscenza spontanea.
Ai bambini di quattro anni verranno proposte esperienze di vissuti legati alla sfera emotiva e cognitiva, sempre attraverso azioni concrete. Il percorso dei bambini di quattro anni terrà conto del loro bisogno di conoscere, scoprire e organizzare i mezzi per conoscere la realtà, che si esprime con il costante rapporto attivo con le cose, che dà vita a giochi e modalità espressive sempre più ricche, che si manifestano nel gioco simbolico (fantasticare ed inventare situazioni) e nel disegno.
Anche per i bambini di cinque anni verrà mantenuta la modalità della proposta dell’esperienza, con l’attenzione, però, che il suo sviluppo diventi la possibilità per conoscere ed interiorizzare concetti e operazioni logiche. Per rispondere al desiderio di allargare le proprie conoscenze e di intervenire in modo creativo, verranno predisposte delle situazioni in cui essi potranno inventare, progettare e costruire, attività che aiutano l’organizzazione del pensiero e favoriscono la costruzione del simbolo, fondamento della letto-scrittura.
Verranno proposte esperienze pregrafiche a partire da un’esperienza motoria globale con particolare attenzione al rapporto spaziale, abituando il bambino gradualmente ad uno spazio grafico sempre più piccolo.
Per favorire il padroneggiare operazioni logiche legate alla temporalità e alla causalità verranno proposte la verbalizzazione di esperienze, la ricostruzione di pezzi di storia personale legate al vissuto.
Particolare attenzione deve essere dedicata ad una adeguata stimolazione del linguaggio, ora più strutturato, attraverso la verbalizzazione di produzioni, lettura di immagini, interviste, racconti, ricordi.
Tutto ciò va a porre le basi (pre-requisiti) per la futura acquisizione delle abilità della lettura e della scrittura.
Tutti i bambini, piccoli mezzani e grandi, e della sezione primavera faranno un percorso psicomotorio, nel quale potranno esprimere attraverso il corpo le proprie emozioni in uno “spazio magico”.

Tutti i bambini verranno coinvolti nel corso dell’anno in percorsi specifici di Insegnamento della religione cattolica.

Per i bambini grandi verranno strutturati al pomeriggio dei laboratori specifici per il consolidamento dei prerequisiti in preparazione alla scuola primaria (abilità linguistiche, abilità metafonologiche, attività di pregrafismo, di prematematica, ipotesi di lettura e scrittura); la trasposizione grafica sul “quadernone” sarà la tappa conclusiva di esperienze corporee e verterà su tutti gli aspetti sopra indicati per i bambini dell’ultimo anno.

Un altro laboratorio sarà quello in cui, a partire dalla lettura di una storia tutti i bambini piccoli, mezzani e grandi divisi in gruppi per fasce di età verranno coinvolti in attività di rielaborazione creativa del racconto utilizzando i cinque sensi.

Viene anche proposto un percorso di Inglese che, con cadenza settimanale, coivolgerà tutti i bambini piccoli, mezzani e grandi da ottobre a maggio. I bambini, attraverso attività ludiche, conosceranno, ad ogni incontro, il vocabolario base per cogliere il filo logico della storia che verrà poi raccontata. Questa proposta ha la finalità di aprire all’incontro con nuovi mondi e nuove culture familiarizzando con una lingua straniera e i suoni che la caratterizzano.

Tutti i bambini piccoli, mezzani e grandi parteciperanno al laboratorio “ceativo”: organizzato secondo il metodo di Arno Ster e a laboratorio di pittura dove i bambini condivideranno il piacere di dipingere in un armonico equilibrio tra regole e libertà, tra eccellenza ed atti spontanei con assenza di giudizio.

Oltre alla valorizzazione del giardino della scuola, con attrezzature e strumenti idonei a favorire le espereinze educativo-didattiche a contatto con la natura, alla predisposizione di uscite didattiche sul territorio e gite secondo le finalità su esposte, al fine di poter portare avanti con continuità in tutto il corso dell’anno un percorso nella natura con la natura, abbiamo predisposto uno spazio apposito, un orto ed un frutteto, nel quale i bambini potranno partecipare ad un vero e proprio laboratorio Natura, dove poter fare esperienze dirette a contatto con essa.

Un altro laboratorio è il progetto di introduzione alla musica per tutti i bambini, suddivisi in gruppi per età.

Sono previste durante il corso dell’anno uscite didattiche inerenti il progetto educativo-didattico in particolar modo per i bambini mezzani e grandi, mentre alla gita di fine anno parteciperanno anche i bambini più piccoli.

CONTINUITA’ EDUCATIVA

La continuità educativa assume due dimensioni:

  • orizzontale: prevede un sistema di rapporti tra la Scuola e le altre istituzioni per valorizzare le risorse presenti nelle famiglie e nel territorio
  • verticale: prevede il raccordo con i servizi educativi di provenienza (asili nido, ludoteche, sezioni primavera) e con la Scuola primaria.

In quest’ottica particolare valore assume il progetto di raccordo con la sezione primavera integrata alla Scuola dell’Infanzia, con la quale viene strutturato un percorso specifico finalizzato a favorire il passaggio graduale dei bambini della sezione primavera alla Scuola dell’Infanzia.